Il Polline Hashish è il classico concentrato di cannabis che, da secoli, si impiega sia per scopi ricreativi che per gli effetti benefici che ha sull’organismo.
La sua consistenza è solitamente compatta anche se allo stesso tempo risulta essere malleabile e pastosa per essere porzionata e lavorata anche dopo il sistema di produzione.
L’hashish lo si può trovare in commercio sia sotto forma di polvere dorata che in panetti.
Il consumo avviene soprattutto mediante spinelli o vaporizzazione attraverso diversi strumenti come, ad esempio, i bong.
Uno dei motivi del grande successo dell’hashish e della sua larga diffusione si deve alla facilità con cui i professionisti riescono a produrlo.
L’hashish polline, per definizione, è un concentrato che deriva dalla resina delle infiorescenze di cannabis.
Per fare ciò è fondamentale l’estrazione dei tricomi che, in un secondo tempo, sono lavorati e compattati fino a formare il classico panetto solido e compatto.
In commercio si trovano anche diverse varietà di polline hashish kief legale cbd che non superano il limite di THC dello 0,6% che impone la legge italiana.
L’hashish polline afgano è ancora prodotto seguendo la tradizionale produzione che, negli anni, è stata sostituita sempre più largamente dall’uso di appositi macchinari.
Le infiorescenze, esattamente come nell’antichità, sono cotte diverse volte nell’acqua e filtrate con un setaccio insieme alle foglie di marijuana ricche di cristalli.
Il residuo che si ottiene si impasta fino a formare le panette di colore nero che lo differenzia dagli altri tipi di Hashish.
Buona parte della lavorazione, come detto, è attualmente meccanico, ma il risultato finale non ha nulla da invidiare a quello manuale.
Un altro tipo di hashish polline molto apprezzato e consumato è il Marocchino.
Per quanto riguarda il sistema di produzione di questa tipologia di fumo, è molto diverso rispetto a quello dell’Afgano.
In questo caso, infatti, l’estrazione e il setaccio della resina si ottiene colpendo ripetutamente le piante di cannabis.
La resina che si ottiene non è scaldata, ma si lavora a secco ed è per questo motivo che la consistenza finale ha un colore marrone bruno o dorato.
La produzione professionale di Hashish ha introdotto nuove tecniche genetiche che hanno mutato l’originale consistenza di questo tipo di hashish senza intaccare la qualità del prodotto.
Le tecniche per produrre e ottenere dell’hashish polline sono davvero numerose e, come detto, negli ultimi anni sono diventate sempre più automatiche e professionali.
L’introduzione di diversi macchinari nel sistema di produzione di Hashish e marijuana non ha intaccato la qualità del prodotto finale, ma consente di produrre maggiori quantità in minor tempo.
Di seguito alcune delle tecniche che i professionisti usano per produrre hashish con polline.
Lo sfregamento a mano resta il metodo più semplice che i professionisti usano per ricavare hashish da polline delle infiorescenze di canapa.
Lo svantaggio di questa operazione, oltre al fatto che necessita di una grande quantità di tempo, è che il risultato può essere deludente in termini di quantità.
Il lavoro dei professionisti consiste nel ruotare lentamente le infiorescenze tra i palmi della mano.
Durante questa operazione, che richiede una buona dose di esperienza, sul palmo della mano si forma uno strato di resina che forma il panetto classico di tutti i Tipi di marijuana.
Questa è una delle tecniche più utilizzate dai professionisti che si occupano della prima fase della produzione di hashish polline.
L’operazione consiste nel setacciare gli scarti mediante l’utilizzo di un setaccio molto fine per ottenere una resina ricca di THC come l’hashish super polline.
La stessa tecnica è utilizzata anche per la produzione di Marijuana senza THC che, stando alle leggi vigenti in Italia, non contiene un concentrato di THC superiore allo 0,6%.
L’estrattore elettrico rientra nei dispositivi che rendono automatizzata la fase di estrazione e setaccio degli scarti delle piante di Marijuana.
L’estrattore o Pollinator è composto da una struttura cilindrica avvolta in una rete che ha la funzione di setaccio, esattamente come nel processo della setacciatura a secco.
I tricomi entrano in questo tamburo e, grazie alla forza centrifuga, sono separati dalla materia vegetale della pianta di Marijuana che scende nel fondo della macchina.
Quello che si resta all’esterno del macchinario e della rete è un kief allo stato puro molto ricco di principi attivi come per il super polline hashish.
Il composto è successivamente lavorato a freddo, attraverso l’impiego di una pressa, fino all’ottenimento di un blocco compatto.
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