Conoscere a fondo le foglie di marijuana è molto importante per coloro che si vogliono lanciare nel mondo della coltivazione della canapa legale.
I coltivatori, attraverso l’osservazione delle foglie di marijuana possono capire se ci sono eventuali problemi e, quindi, intervenire per non compromettere il risultato del proprio duro lavoro.
Una foglia di marijuana, infatti, a seconda del suo aspetto può dire tanto riguardo il suo stato di salute e far capire se è necessario un intervento per salvare l’intera Pianta di Marijuana.
Per questo, prima di sapere come coltivare una pianta di marijuana, è necessario sapere qualcosa in più sulle sue foglie.
La foglia di marijuana, come per la maggior parte delle altre piante, è fondamentale per fornire alcune sostanze vitali.
Le foglie hanno infatti il ruolo di raccogliere, attraverso la clorofilla, la luce solare di cui la pianta ha bisogno per il processo della fotosintesi.
La superficie delle foglie di marijuana si compone di fori microscopici, o stomi, che fanno entrare l’anidride carbonica e rilasciano acqua e ossigeno.
Le foglie, oltre a questa funzione fondamentale per la germinazione cannabis, forniscono nutrienti grazie alla concimazione fogliare.
Le foglie di marijuana sono diverse a seconda di quella che è la pianta di canapa che si è deciso di coltivare.
Le foglie si dividono principalmente in tre tipologie che, per comodità, sono raggruppate con il nome di Cannabis Sativa L.
Ecco quali sono i principali tipi di marijuana:
Le foglie sono molto lunghe (in alcuni casi possono arrivare a 13 dita) e presentano un colore verde chiaro per via del basso concentrato di clorofilla. Il basso livello di clorofilla rallenta il suo processo di fioritura: una nozione da conoscere su come far crescere una pianta di marijuana.
Le foglie di canapa indica sono meno lunghe della sativa con una larghezza che varia a seconda delle origini, ma tendenzialmente larghe. La colorazione è verde scuro per l’alta concentrazione di clorofilla, non a caso fiorisce più velocemente della specie sativa.
Le foglie della marijuana ruderalis ricordano quelle della sativa sia per la forma allungata che per il colore verde chiaro.
Tra le prime cose che si possono capire con l’osservazione di una foglia e di una pianta di marijuana è quindi la specie di cui fa parte.
Come si è visto, le foglie di marijuana hanno un colore che va dal verde chiaro al verde scuro, a seconda del livello di clorofilla e di THC che contengono.
L’assenza del colore verde, in una pianta di marijuana appena nata, è quindi il primo campanello d’allarme se si vuole coltivare cannabis in casa: per risolvere si può bagnare le foglie delle piante di marijuana.
Le foglie di marijuana, oltre a differenziarsi per la tipologia di pianta di marijuana a cui appartengono, si contraddistinguono anche per la posizione che occupano sulla pianta.
La divisione, in questo caso, è tra foglie a ventaglio e foglioline resinose.
Le foglie a ventaglio sono le tradizionali foglie più grandi con la caratteristica forma a più dita. Il loro compito principale è quello di raccogliere la luce solare che serve per la fotosintesi clorofilliana, ma anche di alimentare la pianta con alcuni elementi come l’azoto.
Le foglie di questo tipo, al proprio interno, contengono solo poche tracce di cannabinoidi come il CBD e il THC.
Le foglioline resinose si trovano all’interno delle infiorescenze di canapa e il loro compito è quello di mantenere compatte le cime.
Queste foglioline sono ricche di tricomi che contengono una grande quantità di cannabinoidi, ma sono generalmente tagliate dai coltivatori nel momento della raccolta delle cime.
Alcuni, al contrario, le utilizzano per produrre hashish o prodotti edibili come il burro alla cannabis.
Le foglie di marijuana, oltre a dare informazioni sullo stato di salute della pianta, si prestano a diversi utilizzi nonostante il basso contenuto di CBD e THC.
Il primo uso, che riguarda le foglie a ventaglio della marijuana, è quello alimentare visto che si possono consumare per dare vita a spremute e infusioni in aggiunta ad altri ingredienti.
Le foglie, infatti, contengono un alto numero di nutrienti e il cannabinoide CBD permette di raggiungere un buon stato di rilassamento fisico e mentale.
Se si vuole beneficiare però al massimo degli effetti rilassanti delle foglie di marijuana, l’ideale è di preparare un tè con aggiunta di olio di cocco. I cannabinoidi delle infiorescenze di canapa, in questo modo, si legano ai grassi dell’olio ed è possibile godere delle proprietà benefiche dei cannabinoidi.
Le foglie a ventaglio della marijuana si prestano alla preparazione di unguenti e pomate, soprattutto per quanto riguarda la cura della pelle.
Dalle foglie, inoltre, una parte del necessario per creare abbigliamento con foglie di marijuana.
Un altro uso che si fa spesso è quello di riutilizzarlo per la concimazione di un’altra pianta di marijuana in casa.
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