Dal 2006 anche i medici italiani possono prescrivere terapie a base di cannabis per alleviare i dolori di tipo cronico e quelli associati alla sclerosi multipla e a lesioni del midollo spinale. Terapie a base di cannabis medicinale possono essere prescritte anche per calmare nausea e vomito associate a chemioterapie e radioterapie nella cura dei tumori o dell’HIV. I medici possono scegliere anche di prescrivere la cannabis per stimolare l’appetito, cosa questa utile sempre per i soggetti che effettuano trattamenti anti tumorali così come in soggetti che soffrono di anoressia. Non solo, le terapie a base di cannabis possono essere prescritte anche nel caso di stress post-traumatico e in tutte quelle situazioni di movimenti involontari del corpo, come ad esempio avviene nella sindrome di Tourette.
La possibilità di prescrivere cannabis medicinale è nata a seguito di importanti ricerche che sono state condotte sulla pianta e sui cannabinoidi in essa presenti. Cannabinoide, un termine che non molte persone conoscono, ma che non è affatto oscuro. Si tratta di molecole presenti nella pianta che possono avere diverse tipologie di effetti. Pensiamo al famoso THC che ha effetti psicotropi oppure al CBD che ha invece effetti rilassanti. Questi sono solo due esempi. In ogni pianta di cannabis possono infatti essere presenti oltre 100 cannabinoidi.
Cannabis terapeutica, come si assume in Italia? Prima di tutto è importante ricordare che la prescrizione della cannabis medicinale è disciplinata dal DM 9/11/2015. Come abbiamo poco fa avuto modo di osservare, è possibile prescrivere cannabis medicinale solo nei casi sopra specificati. Non solo, è possibile la sua prescrizione solo in quelle situazioni in cui le terapie di tipo tradizionale non hanno dimostrato alcuna efficacia su quel preciso soggetto. La marijuana legale può essere assunta in vario modo. Può essere assunta per via orale, come decotto, sotto forma di vapore. In questo ultimo caso ovviamente è necessario essere in possesso di appositi inalatori. Può essere assunta anche sotto forma di olio o gocce. Il dosaggio è a discrezione del medico curante, anche se vale per tutti la regola secondo cui è bene iniziare dalla minima dose possibile e aumentare casomai con il passare del tempo. In questo modo è possibile trovare la quantità più indicata per ogni soggetto. Ovviamente il medico curante dovrebbe farsi carico anche di indicare frequenza di assunzione e modalità di preparazione. La distribuzione della cannabis medicinale in Italia è affidata in modo diretto alle ASL e alle farmacie.
Ci sono alcuni farmaci che possono essere importati in Italia dall’estero, tra cui ricordiamo Bedrocan, Bediol, Bedrobinol, Bedrolite, Bedica e Sativex. Il Sativex è un farmaco a base di cannabis molto famoso, utilizzato infatti nella cura dei dolori causati dalla sclerosi multipla e contenente sia CBD che THC. Dal 2016 però lo Stato italiano produce la cannabis medicinale. Si è trattato di un traguardo importante, dato che in questo modo i trattamenti a base di cannabis possono essere somministrati ai pazienti italiani a costi adeguati. Non solo, lo Stato italiano ha in questo modo la possibilità di monitorare la sicurezza dei farmaci in modo autonomo. È vero, lo Stato italiano dal 2016 produce cannabis medicinale, ma non nelle quantità necessarie per sopperire alla domanda crescente.
Inizialmente i medici italiani non hanno prescritto molti trattamenti a base di cannabis medicinale. Molti medici, specie i più anziani, si dicevano contrari infatti a far percorrere questa strada ai loro pazienti. Molti pazienti avevano paura e c’era anche chi si vergognava a richiedere in farmacia il trattamento prescritto. Dopotutto era normale che una situazione di questo genere si venisse a creare. Sino a quel momento infatti la cannabis era stata vista esclusivamente come una droga! Con il passare del tempo però la mentalità della maggior parte delle persone è cambiata. I medici hanno iniziato a consigliare la cannabis. I pazienti hanno smesso di provare vergogna. I benefici sono arrivati sulle riviste scientifiche.
Ecco spiegato il motivo per cui la domanda di trattamenti a base di cannabis medicinale sta crescendo in modo esponenziale nel corso del tempo. Come abbiamo poco fa avuto modo di osservare, purtroppo lo Stato italiano non è in grado da solo di sopperire a questa richiesta crescente. La speranza è che la coltivazione di cannabis medicinale possa essere incrementata nel giro di poco tempo. Sarebbe così davvero possibile per tutti accedere a questi importanti trattamenti.
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