Un numero sempre maggiore di studi scientifici ha come oggetto la relazione che c’è tra l’uso di cannabis e depressione, soprattutto per quanto riguarda la funzione del CBD.
Il CBD, acronimo di cannabidiolo, è insieme al THC il principio attivo più presente all’interno delle infiorescenze di canapa.
La cannabis medicinale che si trova in commercio in Italia è ricca di questo cannabinoide e si utilizza per le sue proprietà antinfiammatorie e antispasmodiche, ma non solo.
L’uso di cannabis terapeutica depressione e ansia, con un alto concentrato di CBD, può essere un’arma per sconfiggere questi due mali sempre più presenti all’interno della società.
Si stima che in Europa le persone che soffrono regolarmente di almeno di uno dei due disturbi si aggira intorno al 4,6% della popolazione.
Chi soffre di questi disturbi vede calare drasticamente la qualità della propria vita e si sottopone a terapie che prevedono, molto spesso, l’uso di farmaci non privi di effetti collaterali.
Alcune delle persone che soffrono di questi due disturbi ricorrono alla cannabis terapeutica per ansia e depressione per beneficiare degli effetti della cannabis sulla salute umana.
Gli effetti di THC e CBD, stando agli ultimi studi sull’uso di cannabis e depressione, possono quindi contrastare in maniera netta l’insorgere e la presenza di stati depressivi e ansiosi.
Per approfondire il rapporto che c’è tra cannabis e depressione, è giusto spendere due parole sulle cause e i sintomi di questo grave disturbo.
La causa della depressione è solitamente da rintracciare in uno o più eventi traumatici non superati pienamente da una persona.
La persona depressa, quindi, si ritrova all’interno di una spirale negativa dalla quale non è sempre facile uscire se non con l’aiuto di uno specialista o con l’uso di farmaci.
I sintomi più comuni vanno dall’apatia e mancanza di motivazione a stati di tristezza permanenti, passando per l’irritabilità e stati di agitazione persistenti.
Uno dei sintomi più comuni è uno stato di pesantezza della testa, proprio per questo è allo studio la relazione che c’è tra cannabis e mal di testa.
Nei casi più gravi si può arrivare ad avere istinti suicidi che si devono a un atteggiamento sempre più pessimista e negativo nei confronti della vita.
L’individuazione per tempo dei sintomi è utile per comprendere il livello di depressione che si sta attraversando e se l’uso della cannabis per ansia e depressione è utile in qualche modo.
Gli studi per comprendere al meglio il rapporto tra cannabis e depressione sono ancora all’inizio, ma sembra evidente il ruolo che il CBD e il THC hanno sull’umore.
Il primo effetto che si ha quando si fuma cannabis è il rilassamento della mente e del corpo che si deve, tra le altre cose, agli effetti della cannabis sulla pressione arteriosa.
Il cannabinoide CBD interagisce direttamente con il sistema endocannabinoide dell’organismo che, tra le altre cose, regola anche le endorfine e quindi l’umore della persona.
Il CBD, grazie ai recettori presenti all’interno del sistema endocannabinoide, ristabilisce l’equilibrio dell’individuo andando a regolare eventuali scompensi presenti in caso di depressione e ansia.
Una delle proprietà benefiche della cannabis per ansia e depressione è di ripristinare il naturale ciclo del sonno.
Motivo per cui è sempre più in aumento il consumo di cannabis per dormire e per risolvere problemi come l’insonnia.
Il sistema endocannabinoidi, sul quale il CBD agisce in modo diretto, regola anche l’attività motoria, le emozioni e tanti aspetti della cognizione umana.
Normalmente è il cervello che si occupa degli endocannabinoidi necessari alla regolazione di questi processi, ma alcuni studi dimostrano che ciò smette di accadere in caso di forte stress.
Una delle domande che in molti si fanno sul tema cannabis legale e depressione, soprattutto tra coloro che acquistano marijuana legale online, è quella sul dosaggio.
Per quanto riguarda il dosaggio di cannabis terapeutica contro ansia e depressione, questo cambia ovviamente da persona a persona.
Non esiste infatti un dosaggio universale, visto che ogni umano reagisce in maniera differente a seconda di quello che è lo stato di salute del suo sistema endocannabinoide.
L’assimilazione del CBD, da parte del sistema endocannabinoide, dipende da diversi fattori come il peso dell’individuo, dal suo metabolismo e, non ultimo, il livello di concentrazione di CBD presente nella marijuana light.
Il consiglio, se si sta pensando di fumare cannabis per alleviare uno stato depressivo, è di confrontare ovviamente il proprio medico e di farsi seguire, nella terapia, da uno specialista.
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